Negli ultimi anni la tecnologia è entrata alla grande anche nel mondo del fitness. Oggi basta uno smartwatch o un’app per tenere sotto controllo tantissimi dati su come ci alleniamo, recuperiamo e dormiamo. Strumenti che prima erano solo per atleti professionisti, ora sono alla portata di tutti.

Smartwatch & cardiofrequenzimetri: utili, ma con criterio
Orologi come Apple Watch o Polar permettono di vedere la frequenza cardiaca in tempo reale, quante calorie bruciamo, quanto dormiamo e come recuperiamo dopo l’allenamento.
Sono utili per capire a che intensità si sta lavorando, così da adattare meglio lo sforzo ai propri obiettivi o alla propria condizione fisica.
Molti modelli tengono anche traccia del sonno e del recupero, ma attenzione: i dati vanno presi come un aiuto, non come una regola.
Serve usarli con intelligenza, senza farsi stressare dai numeri. L’obiettivo è imparare ad ascoltare il corpo, non solo lo smartwatch.
App di allenamento: spinta in più, non un sostituto
App come Nike Training Club o Strava possono essere utili per chi si allena da solo ed ha già una buona consapevolezza motoria e vuole qualche spunto nuovo.
Permettono di seguire programmi, vedere i progressi e tenere alta la motivazione.
Detto questo, bisogna ricordare che nessuna app può sostituire un istruttore qualificato.
Un professionista valuta la persona nel suo insieme: la mobilità articolare, la postura, la tecnica dei movimenti e crea un piano davvero su misura.
Le app possono essere ottime per chi ha già esperienza, ma chi inizia dovrebbe sempre affidarsi a qualcuno che sappia guidarlo e correggerlo.

In palestra: divertimento e focus con i BlazePod
Anche in palestra la tecnologia può rendere tutto più divertente.
Un esempio sono i BlazePod, piccoli dischi luminosi che si accendono con colori diversi e servono per allenare la reattività e i riflessi.
Si possono usare in mille modi: nei percorsi motori, nei giochi con i bambini, negli esercizi di agilità o nei lavori di squadra.
Noi li usiamo spesso anche con gli adulti perché rendono l’allenamento più dinamico e coinvolgente, unendo lavoro fisico e concentrazione.
Preparazione atletica: dal “sentire” al misurare
Anche per chi lavora nello sport la tecnologia è diventata una grande alleata.
Le pedane di forza e le pedane di salto, per esempio, servono per misurare in modo preciso la forza e la potenza dell’atleta.
Con test semplici come un salto o una spinta, si può vedere se c’è equilibrio tra le due gambe, se la potenza sta migliorando e come sta cambiando la forma fisica nel tempo.
Un altro strumento molto utile è il VBT (Velocity Based Training), cioè l’allenamento basato sulla velocità del bilanciere.
Con sensori o app specifiche si misura quanto velocemente si muove il peso durante un esercizio: se la velocità cala troppo, vuol dire che il carico è troppo alto o l’atleta è stanco.
In questo modo si può regolare subito l’intensità e costruire allenamenti più precisi e sicuri, soprattutto per squadre e atleti che si allenano spesso.
La tecnologia può davvero migliorare il modo in cui ci alleniamo, dormiamo e recuperiamo.
L’importante è non farsi guidare solo dai numeri, ma usarli per conoscersi meglio e capire come il corpo risponde al lavoro.
Perché alla fine il vero miglioramento non è nei dati, ma nella costanza, nella motivazione e nella voglia di stare bene.

