Un “tuffo” nel passato: come lo sport mi ha cambiato la vita

All’età di tre anni, mia madre mi iscrisse alla piscina Scandone di Fuorigrotta, a Napoli. Il mio rapporto con l’acqua è sempre stato simbiotico sebbene io, in quanto sapiens, sia un animale terrestre. Vi rimasi per quasi vent’anni, durante i quali vinsi gare regionali, competizioni dilettantistiche ed amichevoli di pallanuoto.
Al contrario di quanto si creda il nuoto è uno sport molto solitario: ci sei solo tu, i tuoi pensieri ed il ritmo del tuo respiro. E per una persona riflessiva non è il massimo.

Dopo aver conquistato il titolo di campione regionale nel 1998 (imbattuto per soli 60 giorni), fui messo davanti ad una scelta: lo studio o la carriera sportiva. Inutile dirvi che lo studio ebbe la meglio soprattutto perché non fui io a decidere e la mia autostima (nonostante le innumerevoli vittorie) non era abbastanza sviluppata da permettermi di piantare ben saldi i piedi a terra e decidere in autonomia. Ad appena diciotto anni è difficile anche solo capire se la facoltà alla quale ti sei iscritto porterà davvero a dei risultati concreti.

Lo stop, i chili di troppo, l’autostima a zero

Decisi così di provare diverse discipline: calcio, arti marziali, fitness… ma nessuno riusciva davvero a conquistare il mio cuore. Così smisi di praticare sport per un anno e misi su un bel po’ di chili. Diventai obeso. Tutti quei chili di troppo annientarono la fiducia in me stesso e in quel momento mi pareva di essere destinato a restare in quello stato per sempre. Un giorno, però, aprì una struttura sportiva immensa a pochi passi da casa mia, in uno spazio che poco tempo prima ospitava un campo rom. Vidi, giorno dopo giorno e mese dopo mese, la riqualificazione di quella fetta di città. Quando ci fu l’inaugurazione decisi di fare una prova gratuita e conobbi quello che sarebbe diventato uno dei miei più cari amici. Marco era un istruttore di allenamento funzionale: non l’avevo né mai praticato né mai sentito parlare. Non sapevo allora che mi avrebbe cambiato la vita. Inoltre si praticava in gruppo, un po’ come il Crossfit, e questo aspetto mi convinse ancora di più a procedere con l’iscrizione.

Un "tuffo" nel passato: come lo sport mi ha cambiato la vita

La svolta: allenamento funzionale

Mi ritrovai così a sudare come un matto a suon di burpees, pushups, pullups e swing con kettlebel. Da lì a poco me ne innamorai completamente. Iniziavo a perdere peso, a vedere le mie spalle crescere e le mie gambe diventare muscolose, e non più delle masse informi di grasso. Mi sentivo bene. Conoscevo nuove persone. Imparavo nuovi allenamenti. Il mio corpo si divertiva. Le mie connessione neurologiche impazzavano davanti al WOD (Workout of the Day) che ogni giorno cambiava! Quello che era un impegno diventò un hobby. Da hobby divenne lavoro. Dopo qualche anno decisi di mollare il mio lavoro noioso in ufficio e mi dedicai a quello che mi aveva sempre appassionato: il movimento. Studiavo e praticavo. Praticavo e studiavo. Gli esami di scienza motoria, biochimica, biofisica, mi aprirono un mondo incredibile.

Da hobby a professione

Capii che le persone potevano non solo tornare in forma con allenamenti intelligenti, ma addirittura “guarire” da dolori antichi che avevano accettati come si accettava la pubblicità sul momento più bello nei film alla televisione negli anni ’90. Ma, come spesso accade a noi preparatori atletici, la volontà di sapere genera ambizione e l’ambizione genera la volontà di trovare luoghi nei quali imparare sempre di più. Fu così che nel 2023 approdai alla Virtus Life, pescato su Instagram durante un mio reel sulla pratica della Mindfulness, da Giovanni Alloggio e Kikka Liguori.

Matteo durante un percorso

La mia ambizione si fuse con quella ancora più grande di Giovanni e Kikka che mi proposero di gestire un centro del tutto nuovo e fuori dagli schemi: Virtus Mind. Unire respirazione consapevole e pilates reformer fu un’idea geniale ed è così che il centro si sta facendo piano piano, senza fretta ma con estrema determinazione, un nome nel panorama napoletano. Ad oggi nel centro, sito in via Caravaggio 114, ci occupiamo di rieducazione motoria, pilates reformer e respirazione diaframmatica.

Vorrei potervi dire che l’ambizione è tutto nella vita ma la verità è che ci vuole anche tanta fortuna. E la mia è stata quella di aver incontrato la famiglia Virtus sul mio percorso. Inutile dirvi che i progetti continuano e le ambizioni favillano di mese in mese. Quale sarà il prossimo passo della famiglia Virtus? Non vi resta che restare aggiornati tramite i nostri canali social.

E quindi….. Stay Tuned!

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