Chi siamo
Per chi non mi conoscesse mi presento: sono Giovanni e con mia moglie gestisco le palestre del nostro brand Virtus. Sono laureato in filosofia, mi sono occupato per tanti anni di giornalismo e scrittura creativa e quasi per caso dieci anni fa mi sono avvicinato al mondo del fitness.
Siamo stati fra i primi ad interessarci e a promuovere l’allenamento funzionale, applicando i principi posturali alle nostre programmazioni; successivamente abbiamo investito nelle discipline aeree creando un centro che ad oggi è un punto di riferimento in questo settore. L’anno scorso abbiamo inaugurato il nostro terzo centro, Virtus Mind, nel quale ci occupiamo di Pilates Reformer. Potevamo fermarci? Forse dovevamo… Ma sentivamo che mancava qualcosa per i bambini ed avendo tre splendide figlie abbiamo immaginato uno spazio anche per loro. Quello spazio si chiama Virtus Kids e sabato l’abbiamo inaugurato.

Il primo open day: una “magnifica esplosione”
Avevamo invitato una decina di bambini sperando che ne sarebbe venuta almeno la metà. Un sabato caldissimo di giugno. Quale genitore non avrebbe preferito una gita o andare al mare? Alla fine di bambini ce n’erano più di trenta e ogni programma, ogni congettura, ogni forma di organizzazione – come spesso accade quando si ha a che fare con i bimbi – è saltata in aria. Una bomba. Ma che magnifica esplosione! Di colori, urla, risate…
Cosa ho imparato osservandoli
Avevo passato la settimana precedente all’evento a preoccuparmi di cosa insegnare ai bambini che sarebbero venuti a trovarci: Sanno fare le capriole? Si annoieranno con i salti? Con quale tipo di percorso cominciare? Prima l’arrampicata o il cerchio? Come spesso accade ragionavo in modo binario interessandomi solo ed esclusivamente a come far passare il mio messaggio, il mio insegnamento. Come tenerli a bada, come mantenere l’ordine, come mantener fede al processo.

Ma insegnare non è questo, o almeno non è solo questo. E specialmente quando si pretende di voler insegnare qualcosa ai bambini non si può dimenticare che l’apprendimento è bilaterale. E’ come una scala che si allunga in entrambe le direzioni. Non è una bottiglia, grande, che si versa in un bicchiere, piccolo. Ma assomiglia di più al gioco di due correnti che si incontrano in mare aperto. Io questo lo dimenticavo, loro me lo hanno ricordato. Mi hanno ricordato che l’insegnamento è uno scambio e più chi insegna è disposto ad imparare e più sarà capace di comunicare.

E, in definitiva, che importanza ha cosa imparano i bambini da me se non riesco a mettere a fuoco quello che imparo io da loro? Come posso insegnare al meglio se non capisco cosa è più importante per loro? Sicuramente le capacità funzionali e atletiche sono importanti ma teniamo innanzitutto alle attitudini, ai valori, al rispetto delle inclinazioni. Non alleniamo solo bambini ma future donne e uomini: abbiamo un ruolo fondamentale nel costruire la loro visione del mondo, della competizione, dei rapporti di forza, della cooperazione. E, allora, cosa imparo io da loro?
- I bambini si aiutano. Non sempre ma la loro inclinazione naturale è aiutarsi, collaborare. E questo quando accade va riconosciuto e premiato. Abbiamo bisogno di adulti che siano disposti a mettere da parte l’ego e che si aiutino a vicenda.
- I bambini non hanno paura. Le paure le mutuano da noi: ascoltano, osservano il nostro linguaggio fisico e fanno loro le nostre paure. Questo non deve accadere.

- I bambini osano. Sono curiosi e il loro modo di esprimere la propria curiosità è esplorare lo spazio, farlo proprio. Hanno bisogno di addomesticare il mondo. Non possiamo impedirglielo. Dobbiamo solo guidarli.
- I bambini sanno già fare tutto. A loro non serve qualcuno che gli insegni ad arrampicarsi e a saltare. Queste capacità loro già le hanno: il nostro compito è offrire il miglior contesto affinché le sviluppino al meglio.
- I bambini adorano muoversi. Non esistono bambini pigri. Esistono adulti insicuri o indaffarati. Facciamoli muovere.

La missione di Virtus Kids
Permettetemi di dirvi che per me è stata un’esperienza meravigliosa: ammirare le mie bimbe divertirsi e “allenarsi” in uno spazio che per loro già è “casa” con tanti loro amichetti è stato senza prezzo. E permettetemi di ringraziare chi è venuto per la presenza e la fiducia. Non è facile affidare i propri figli ad altri, questo lo capisco molto bene da genitore e lo apprezzo tantissimo. Un saluto grande, alla prossima avventura!
Grazie di cuore
A tutti i genitori che ci hanno affidato i loro figli: la vostra fiducia è il nostro stimolo più grande. Vi aspettiamo alla prossima avventura!
