Il Ring: Capitolo Primo

Dove eravamo rimasti? Ma certo! All’esordio sul ring del Play Hall di Riccione: è il 2019 e decido per la prima volta di rientrare in una categoria di peso inferiore rispetto alla -74kg in cui ero solito combattere nel Light-Contact. Questa volta quindi la bilancia non deve superare i 71kg, la disciplina è il Full-Contact, dunque torso nudo, pantaloni lunghi, solita boxe più i calci dalla cintura in su a parte la spazzata, c’è il ring e vale il ko.

foto pre incontro

Ricordo come fosse ieri l’emozione di essere tra quelle corde, la preoccupazione ma anche la sensazione di essere nel posto giusto, libero di esprimermi senza vincoli, senza freni. Senza troppe difficoltà mi aggiudico la vittoria e quindi vinco la Coppa del Presidente, categoria Full-Contact -71kg 3a serie. L’esperienza accumulata negli anni sul tatami ha fatto una enorme differenza.

Il match successivo

Il match successivo lo disputo in casa, l’evento è il Sunday Fighty Sunday, la location è la storica Pugilistica De Novellis, la categoria di peso è sempre la -71kg che mi accompagnerà per tutto il percorso sul ring, stavolta però a causa della mancanza di avversari nella disciplina da ring da me prediletta, ovvero il Full-Contact, decido di combattere di Low-Kick, quindi stavolta indosso i pantaloncini, e i calci possono essere portati anche alle gambe. Non amo questa disciplina, ma ho bisogno di combattere il più possibile per stare a mio agio sul ring come sul tatami, il Full-Contact per molteplici motivi è più simile al Light-Contact ed è per questo che la preferisco come disciplina, ma purtroppo gli avversari che preferiscono tirare con i calci alle gambe sono di più quindi devo adattarmi.

calcio sul ring

Il primo match di Low-Kick evidenzia nuovamente una grande differenza di livello tra me, che ho anni di esperienza alle spalle sul tatami, e l’avversario che, come quello precedente, disputa i suoi primi incontri, quindi pur non essendo a mio agio con i calci bassi riesco a dominare il match e vinco per ko tecnico a seguito dei colpi al viso al mio avversario che gli causano una copiosa fuoriuscita di sangue dal naso. Sempre in quell’anno salgo sul ring del Trofeo Italia al Palacesaroni di Genzano, stavolta ritorno a combattere nel Full-Contact con un avversario sardo di livello più alto rispetto a quelli incontrati in precedenza.

Riesco ad incanalare le energie nella direzione giusta nonostante non sia un periodo felicissimo a causa del complicarsi delle condizioni di mia nonna proprio in quei giorni. Appena sento la campana suonare decido di avanzare e sparare colpi su colpi come se quello fosse per me un momento liberatorio, tiro fuori la preoccupazione, la rabbia e la tristezza di quei giorni mettendo il massimo della potenza nei miei colpi. L’avversario decide di ritirarsi alla fine della seconda ripresa senza voler disputare la terza, sono vincitore del Trofeo Italia nel Full-Contact -71kg 3a serie, passo automaticamente 2a serie.

pugno sul ring

Il k1

A Dicembre sempre del 2019 decido di esordire nell’ultima disciplina della Kickboxing in cui non avevo ancora combattuto, il K-1. Sinteticamente è come la Low-Kick ma è possibile portare anche le ginocchiate. Forte dell’esperienza nel primo match di Low-Kick penso di poter affrontare questo incontro, il primo da 2a serie, come ho già fatto, ovvero tirando come se fosse Full-Contact e fregandomene dei calci alle gambe. La location è quella del Common Ground di Napoli, l’evento è il Fight 4 Naples 2, combatto in casa. La tensione è alta, il cuore va a mille, per la prima volta viene papà a vedermi. Il match è un po’ confusionario, riesco ad incartare l’avversario che ha come obiettivo quello di calciare alle mie gambe vedendomi molto mobile e improntato più su uno stile da Full. In definitiva probabilmente faccio più io di lui, ma il match è di K-1 e l’avversario riesce a portare un paio di calci alle gambe potenti che danno la possibilità ai giudici di assegnargli punti e vittoria. Giusto o sbagliato che sia il verdetto, mi rendo conto che non posso interpretare le discipline con i calci alle gambe senza tirarli o pararli, è tempo di evolversi e cambiare qualcosa nel mio stile, altri match con i calci bassi arriveranno e io devo farmi trovare pronto. Deluso ed abbattuto torno in palestra pronto a impegnarmi per imparare qualcosa su cui sono fortemente manchevole.

Molti si sono laureati in quel periodo chiusi in casa, io ho imparato a tirare i calci alle gambe e…

Solo tre mesi dopo però arriva la pandemia, e che ci crediate o no ma è proprio qui che faccio il salto di qualità. Molti si sono laureati in quel periodo chiusi in casa, io ho imparato a tirare i calci alle gambe, modificato la mia postura e il mio stile di combattimento divenendo così ancora più versatile. Mentre tutto il mondo è bloccato, io passo le mie giornate davanti al sacco, provo e riprovo a tirare calci, immagino i miei avversari davanti a me ad ogni allenamento, la voglia di combattere è fortissima. Dopo un anno siamo ancora in piena pandemia, a febbraio del 2021 arriva l’occasione per mettersi realmente alla prova, l’evento è di nuovo targato Fighty Sunday Fighty, stavolta l’avversario è il titolare della nazionale italiana e dunque campione italiano in carica nella Low-Kick categoria -71kg, Lorenzo Ratemi. È il mio primo match da 1a serie nonostante avessi accumulato 3 incontri da 3a serie ed un solo match da 2a serie. Combatto nuovamente in casa alla Pugilistica De Novellis, l’avversario è forte ed i suoi colpi sono pesanti, ma io ho miglior timing e negli scambi mi accendo tirando colpi a mitraglia. Riesco a coglierlo più volte di sorpresa con tecniche da Full-Contact, lui tenta di incidere molto con i calci alle gambe, io pur assorbendoli e non tirandone molti però mantengo la postura e la compostezza per arrivare a fine match con un bel vantaggio. Sia io che il mio avversario siamo consapevoli che la mano da alzare è la mia, inaspettatamente però i giudici danno la vittoria al mio avversario. Incazzato, ma anche orgoglioso della mia prestazione, mi rendo conto che se anche c’è ancora tantissimo da lavorare sui lowkick e sui bloccaggi, disputo un match ad armi pari, ed anzi secondo me e molti altri vincendo anche, con il titolare della nazionale, se fosse stato un campionato italiano assoluto probabilmente gli avrei soffiato il posto. Questo match mi darà la motivazione per crederci sempre di più, in quel momento in me nasce la consapevolezza di poter lottare con i migliori per il posto in nazionale, mi sento un 1a serie, ora però devo dimostrarlo a chi di dovere.

alle corse sul ring

Stavolta sui lowkick sono preparato…

Qualche mese dopo mi presento al Palatorrino di Roma per il Trofeo Italia, stavolta lo disputo da 2a serie e nella Low-Kick. Mi sento in forma e molto sicuro di me, la categoria è affollata ed infatti disputo 3 incontri salendo sempre di più con il livello. Il primo match lo vinco con l’attuale contender al titolo italiano pro di K-1 a 67kg, Florian Qokaj. Stavolta sui lowkick sono preparato, si potrebbe dire che è quasi diventata una delle mie armi migliori pur mantenendo uno stile molto mobile e da tempista. Vinco facilmente grazie soprattutto all’uso corretto dei tempi. Mentalmente sono già sul gradino più alto del podio, infatti tra prima e seconda ripresa resto immobile quasi al centro del ring fissando il mio avversario negli occhi, voglio che sappia che questo è il mio giorno, devo vincere. Nel secondo match vinco riuscendo ad infilare alcuni diretti d’anticipo che fanno vacillare più volte l’avversario, l’arbitro in un paio di occasioni sta per contarlo ma alla fine arriva la campana e vinco ai punti. Arrivo in finale con un atleta fisicamente più grosso di me e con colpi pesanti, galvanizzato dai primi due match però faccio un match capolavoro dove quasi non vengo mai toccato. La seconda ripresa è da incorniciare, blocco e metto calci alle gambe, anticipo, mando a vuoto, rientro, accelero, calcio al viso, davvero personalmente una delle riprese migliori di sempre. Dopo il verdetto che mi vede vincitore, ancora gasato, scendo dal ring guardando i miei compagni e mio fratello Gianluca sugli spalti e dico loro che è stato un lavoro facile, “easy work”. Vinco il Trofeo Italia 2a serie nella Low-Kick, divento automaticamente 1a serie, ora l’assalto alla nazionale è ancora più vicino. Continua…

La vittoria, ring palatorrino

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