ALLENAMENTO FUNZIONALE E PALESTRA TRADIZIONALE

Quando si parla di “palestra tradizionale”, di solito, si pensa a grandi sale piene di macchinari, schede preimpostate, poco contatto con gli istruttori, e nessuna valutazione funzionale prima di iniziare. Sono spesso ambienti low-cost dove puoi allenarti quando vuoi ma senza una guida reale. Il risultato? Tanti iniziano, pochi progrediscono davvero, e il rischio d’infortunio aumenta perché si lavora su macchine senza sapere come si muove davvero il proprio corpo.

L’allenamento funzionale, invece, negli ultimi anni è cambiato totalmente. Non è più , o almeno non dovrebbe esserlo, il vecchio “circuitino” con pesi leggeri e superfici instabili. Oggi significa allenare la funzione: cioè rendere il corpo capace di fare meglio ciò che fa ogni giorno. Non è una disciplina a parte, non è “il nemico” della palestra tradizionale. È un modo di pensare al movimento che dovrebbe accompagnare ogni persona, dall’atleta al principiante.

Ma cosa significa allenare la funzione?

L’idea è semplice: il corpo umano non è fatto per muoversi pezzo per pezzo ma come un sistema. Le articolazioni collaborano, i muscoli comunicano tra loro e ogni gesto, da uno squat a prendere una busta della spesa, coinvolge tutto il sistema.

Questo approccio nasce dal concetto joint-by-joint: ogni articolazione ha un ruolo (alcune devono essere stabili, altre mobili), e se una “non fa il suo” da qualche parte ci sarà un sovraccarico.

Allenarsi in modo funzionale significa quindi lavorare su:

  • Movimenti reali: reaching, lifting, carrying… le attività quotidiane .
  • Pattern fondamentali: squat, affondi, spinta, tirata, hinge, rotazioni.
  • Multiplanarità: non viviamo solo nel piano frontale come sulle macchine. Ci muoviamo in avanti, lateralmente e in rotazione.
  • Stabilità e controllo: ogni esercizio richiede una quantità diversa di stabilità; più controllo hai, più forza puoi esprimere.
  • Progressione: da semplice a complesso, da leggero a intenso, da lineare a multiplano.

L’obiettivo non è fare esercizi “strani” ma creare un corpo più efficiente, più forte e più capace di affrontare la vita… e lo sport.

Perché non dovrebbe essere separato dalla palestra tradizionale?

Perché muoversi bene non è una disciplina: è un diritto biologico. È come saper parlare o respirare in modo efficace.
Allenamento funzionale significa soprattutto educazione al movimento: capire come generare forza, come assorbirla, come spostarla. Quando una persona impara questo, può allenarsi in autonomia anche in una palestra tradizionale con macchinari. Sa cosa evitare, sa come regolare un carico, sa quando un movimento “non è suo”.
Il nostro obiettivo alla Virtus è proprio questo: unire il meglio dei due mondi.

La nostra filosofia

Nel nostro centro trovi macchine, bilancieri, kettlebell, spazio per mobilità e lavoro specifico. Alleniamo la forza perché è il motore del corpo; alleniamo la potenza perché è la qualità che si perde più velocemente con gli anni; alleniamo la mobilità perché senza di essa ogni movimento diventa inefficiente.
Non ci concentriamo sul singolo muscolo (tranne nei casi in cui serve), ma sul sistema corporeo. L’obiettivo è creare persone e atleti più autonomi, competenti e liberi di allenarsi ovunque.

Allenamento funzionale non è moda, non è una tendenza su Instagram.
È un metodo per far sì che il corpo faccia ciò per cui è stato progettato: muoversi bene.

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